Comprare un acquario è il primo passo per chi vuole allestire un piccolo oceano nella propria casa, ma lo step più importante è quello di allestirlo. Il primo passo è capire quale acquario comprare, tra i più comuni c’è l’acquario marino, riempito di acqua salata per cui prende questa definizione. L’idea è davvero quella di ricreare un oceano in salotto, eppure questa scelta porta con sé tante piccole accortezze da non dimenticare. L’allestimento di un acquario marino può richiedere più dedizione rispetto a quello di acqua dolce, ma seguendo questa guida con tutti gli step più importanti sarà facile e divertente allestirlo e prendersene cura.
Tutti sono convinti che uno dei primi passi riguarda la scelta dei pesci… eppure non è così. La prima cosa da fare dopo aver comprato un acquario marino è valutare tutti i parametri ambientali, che contribuiranno a rendere le condizioni dell’acquario il più favorevole possibile per tutti i pesci che lo abiteranno.
Se i pesci che popoleranno il tuo acquario saranno di origini tropicali, abituati alla barriera corallina, allora anche la scelta delle rocce, dei coralli e delle condizioni chimiche dell’acquario saranno indispensabili da valutare in precedenza. Ecco alcuni step per rendere il tuo acquario perfetto: il primo passo è scegliere la tipologia di acquario marino.
Gli acquari salati non sono tutti uguali, principalmente esistono tre tipologie differenti. Il primo modello di acquario salato è l’acquario marino tropicale o anche conosciuto come acquario di barriera. È il più comune e anche il più famoso, perché riproduce il caratteristico habitat della barriera corallina. Proprio come nella barriera, questo acquario marino ospita coralli, molluschi tropicali e pesci in un ambiente di grandi dimensioni (generalmente più di 200 litri). Tra gli altri modelli, l’acquario marino tropicale non è molto semplice da allestire, considerando la poca tolleranza dei pesci tropicali ai cambiamenti. Per una sfida più accessibile, c’è anche la versione ridotta dell’acquario, chiamata Nano-Reef, che ospita soltanto coralli e invertebrati (a volte piccoli pesci ed invertebrati).
Il secondo modello di acquario marino è quello Mediterraneo, (meno diffuso perchè con regolamentazioni legislative poco chiare) che, come intuibile dal nome, riproduce l’ambiente del Mar Mediterraneo. Così come il Mediterraneo, gli ambienti sono disparati e includono diverse specie sia di animali che di vegetali. La biodiversità di questo habitat però tollera meglio i cambiamenti ed è per questo che il livello di allestimento per questo acquario è più pratico, facile e gestibile.
Un’altra tipologia di acquario salato è quello di acqua salmastra. Un acquario di nicchia e meno conosciuto, si pone come via di mezzo tra acquari di acqua dolce e quella salata. Proprio per questo habitat è adatto a principianti, considerano che i pesci di ambienti simili sono più abituati a costanti cambiamenti di salinità dell’acqua.
A prescindere dal tipo di acquario marino scelto, bisogna valutare alcuni parametri per posizionare l’acquario e scegliere alcuni elementi, a partire dalla vasca all’acqua per riempire l’acquario.
La vasca da scegliere per il proprio acquario salato va misurata in base ai litri. Un grande acquario marino prevede indicativamente una vasca di 150/200 litri. Un acquario così grande potrebbe spaventare, ma in realtà una grande vasca non prevede altrettanta difficoltà di mantenimento. Quello che più rende complessa la gestione di un acquario è il continuo cambiamento, sia chimico che fisico, dell’acqua marina e dell’habitat dell’acquario.
I materiali delle vasche per acquari oggi sono tra i più disparati. La vasca comune moderna è realizzata in cristallo, ma molte sono anche in vetro canonico o plastica. La forma è a proprio gusto, seppure una delle più comuni è quella a parallelepipedo, vantaggiosa per la circolazione dell’acqua e la luminosità. Oggi però sul mercato ci sono diverse forme, innovative e di design. Si può scegliere l’acquario della forma che si preferisce, l’unica accortezza è che l’altezza non superi la lunghezza.
Lo step successivo, dopo l’allestimento, è il posizionamento dell’acquario marino. È importante che la vasca sia lontana da fonti di calore e che sia esposta alla luce con media illuminazione. Perché evitare troppa esposizione? Eccessiva luce favorisce la proliferazione di alghe e il surriscaldamento dell’acqua, rendendo l’ambiente dell’acquario salato meno idoneo e sano. È necessario, ovviamente, posizionarlo vicino a una presa di corrente.
La vasca dell’acquario, però, non è l’unica vasca essenziale. Un acquario marino deve possedere infatti anche la Sump, cioè la vasca di scarico posizionata sotto l’acquario. Di grandezza proporzionata alla vasca stessa dell’acquario, la Sump contiene la pompa di risalita e lo skimmer. Questi sono elementi essenziali di un acquario, per eliminare le proteine dell’acqua, simulare le correnti oceaniche e immettere nella vasca acqua sempre pulita e filtrata. Bisogna assicurarsi che il proprio acquario sia munito anche di filtri, che mantengono l’equilibrio ecologico, e il riscaldatore che garantisce la temperatura ottimale dell’acqua.
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